Passeggiate nei Dintorni

Cassino è il centro di un territorio molto più ampio, che va dalla Valle di Comino, alle pendici del Parco Nazionale di Lazio Abruzzo e Molise, alla Riviera di Ulisse, dal Molise al cuore della Ciociaria. Un territorio di storia, un territorio di natura, di eccellenze culinarie, di tradizioni e di bellezze naturalistiche da visitare con calma, assaporandone le tante sfaccettature e i dettagli, fermandosi ad ascoltare le voci della natura incontaminata, o il rumore assordante del silenzio dei luoghi della guerra.

San Pietro Infine
San Pietro Infine, Medaglia d’oro al Merito Civile, offre al visitatore la possibilità di passeggiare tra i vicoli e le case in pietra del borgo medievale distrutto nel dicembre del 1943 e tra le “grotte della valle”, dove i sanpietresi trovarono rifugio durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’antico centro storico è divenuto Monumento Nazionale e oggi si identifica con il Parco della Memoria Storica, il cui Museo Multimediale è stato progettato e costruito dal grande scenografo Carlo Rambaldi.

Sacrario Militare di Montelungo
Nel Cimitero Italiano di Mignano Montelungo riposano 975 salme dei caduti della guerra di liberazione (1943-1945), compresa quella del generale Umberto Utili morto nel 1952, ch volle essere sepolto tra i suoi compagni d’arme. Al centro si erge una cappella con un altare in marmo scuro, sormontato da una pregevole scultura dell’artista Pietro Canonica, che raffigura un soldato morente.

Abbazia di Casamari
Fondata dai benedettini nell’XI secolo sulle rovine di Cereatae Marianae, il municipio romano che diede i natali a Caio Mario, l’abbazia passò ai cistercensi nel XII secolo, che la ricostruirono nel caratteristico stile gotico-cistercense. Al suo interno si conservano il chiostro a pianta quadrata, circondato da corridoio porticato scandito da eleganti bifore, la sala del capitolo, il refettorio, la chiesa a tre navate e la farmacia. L’abbazia ospita anche una importante biblioteca e un piccolo, ma prezioso, museo archeologico.

Aquino
Nel parco archeologico dell’antica Aquinum si può percorrere a piedi un tratto basolato dell’antica via Latina, che attraversa la Porta S. Lorenzo. Da visitare sono anche la vicina chiesa romanica di Santa Maria della Libera, eretta nel 1125 sulle rovine di un tempio romano e il piccolo borgo medievale, costruito a picco su una rupe che si affaccia sul suggestivo vallone naturale delle “Forme”.

Gaeta
Sorta in epoca romana, come porto della vicina Formiae, dal IX all’XII secolo fu Ducato indipendente. Da vedere sono il Castello angioino-aragonese; la cattedrale con il campanile del XII secolo; il santuario della SS. Annunziata con la Grotta d’Oro del XVI secolo e la chiesa neogotica di S. Francesco. Sul promontorio di Monte Orlando si conservano i resti del mausoleo di Lucio Munazio Planco (I sec. d.C.) e il santuario della SS. Trinità presso la Montagna Spaccata.

Sperlonga
Fu un luogo rinomato di villeggiatura in epoca romana, con numerose ville costiere, fra le quali spicca quella dell’imperatore Tiberio, di cui restano cospicue testimonianze. Il suggestivo borgo marinaro, arroccato sul colle San Magno e caratterizzato da vicoli stretti e bianchi caseggiati, subì diversi assedi da parte di Saraceni e Turchi.

Atina
Fondata secondo la leggenda dal dio Saturno e definita “potens” da Virgilio, Atina conserva ancora numerose testimonianze archeologiche, come le possenti mura ciclopiche sulla collina di Santo Stefano. Nel centro storico si possono ammirare il Palazzo Ducale, di stile gotico, edificato dalla famiglia Cantelmo nel 1349; la cattedrale settecentesca di S. Maria Assunta, sorta sui resti di un tempio romano e il Museo Archeologico che conserva preziosi reperti dalla preistoria all’epoca romana, rinvenuti nel territorio atinate e in altri centri della valle.

Lago di Posta Fibreno
Il lago di Posta Fibreno, riserva naturale dal 1993, è un’incantevole oasi nel cuore della Valle di Comino. Il lago, con le sue acque sorgive che conservano una temperatura costante per tutto l’anno (10/11°C), mantenendo inalterato l’habitat lacustre, è circondato da sentieri che permettono di ammirare la flora e la fauna del territorio. Tra le sue peculiarità sono da menzionare la straordinaria isola galleggiante, citata da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia e la specie ittica endemica detta Carpione del Fibreno.

Pastena
La principale attrattiva del piccolo borgo incastonato fra i verdi rilievi del Parco Naturale dei Monti Aurunci sono le Grotte, uno dei più suggestivi complessi speleologici d’Italia. Esplorate nel 1926, al loro interno scorre un piccolo fiume, in uno scenario fiabesco, con numerose cavità e concrezioni carsiche.