Cassino

La mattina del 15 marzo 1944, dalle ore 8,30 e per circa sette ore, gli aerei alleati lasciarono cadere sulla città oltre 1.250 tonnellate di bombe ad alto esplosivo. Al termine del bombardamento iniziò un violentissimo fuoco di artiglieria sulle rovine di Cassino e sulle zone circostanti. A sera, della città, restarono solo macerie fumanti. Al termine del conflitto mondiale iniziarono subito i lavori di ricostruzione.

Monumento per la Pace

Sulle pendici di Montecassino, a dominare la rinata città, è posto il monumento per la Pace, opera del celebre scultore Umberto Mastroianni: l’«istantanea» di una terrificante metallica esplosione simboleggia il monito contro ogni guerra e l’anelito alla Pace tra i popoli.

Campana della Pace

Nei pressi di Sant’Angelo in Theodice, lungo le sponde del Gari, la Campana della Pace è stata eretta a memoria dei caduti del gennaio 1944 sul fiume che fu teatro della prima battaglia di Cassino.

Memoriale di Cassino

Piazza Alcide De Gasperi ospita il “Memoriale” di Cassino, realizzato in ricordo della Battaglia di Montecassino (15 gennaio – 18 maggio 1944), durante la quale l’abbazia e la città sottostante furono quasi completamente distrutte. Nella piazza sono visibili: un carro armato americano “Sherman M4” (rimaneggiato nel dopoguerra), un cannone controcarro tedesco “PAK 40”, una targa posta a ricordo dei caduti della 34ª divisione di fanteria americana “Red Bull” e il monumento a ricordo dei caduti civili di Cassino.

Muro del Martirologio

Il “Muro del Martirologio”, inaugurato nel gennaio del 2008, reca impressa la memoria dell’immane sacrificio della città di Cassino durante la Seconda guerra mondiale. Si tratta di un enorme pannello in maiolica, con foto ed elenchi nominativi delle vittime. I caduti civili di Cassino furono 2.000, i militari 477. Ma all’appello mancano numerosi scomparsi perché i loro resti non sono stati mai identificati.