La Memoria Di Pietra

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La città scomparsa aveva edifici medievali di grande pregio dei quali non resta traccia. Si è voluto quindi riproporne segnali ben visibili negli stessi luoghi della loro antica ubicazione: si tratta di grandi massi di pietra calcarea grezza, su ognuno dei quali è stata apposta una lapide, che reca inciso un breve testo con la storia e la sagoma stilizzata dell’edificio o la narrazione dell’evento. Si tratta di un itinerario ideale di visita alla città antica e ai suoi monumenti più importanti, per consentire ai visitatori, ma anche alle nuove generazioni, di avere un’idea un po’ più concreta di ciò che prima era ed ora non è più.

Nel percorso, realizzato nel 2004 dal Centro Documentazione e Studi Cassinati con il contributo di alcuni imprenditori del territorio, sono presenti gli edifici e gli avvenimenti più significativi della “vecchia Cassino”:

Chiesa SS. Annunziata

Costruita nel Quattrocento e annessa al convento dei Domenicani, vi era custodita la statua della Madonna e per questo motivo era detta anche “chiesa dell’Assunta”. I bombardamenti del 1943/44 distrussero l’intero complesso, ma la statua rimase miracolosamente indenne.

S. Maria delle Cinque Torri

Edificata nell’VIII secolo con un’originale pianta quadrata, aveva un colonnato centrale, quattro torri agli angoli e una più grande al centro. La chiesa, detta anche “il Riparo”, era presso le sorgenti del Gari e proprio il perenne risorgere delle acque indusse più volte a sollevarne il livello del pavimento.

Memoriale di Cassino

Il “Muro del Martirologio”, inaugurato nel gennaio del 2008, reca impressa la memoria dell’immane sacrificio della città di Cassino durante la Seconda guerra mondiale. Si tratta di un enorme pannello in maiolica, con foto ed elenchi nominativi delle vittime. I caduti civili di Cassino furono 2.000, i militari 477. Ma all’appello mancano numerosi scomparsi perché i loro resti non sono stati mai identificati.

Torre Campanaria

Fatta costruire dall’abate Gisulfo nel IX secolo su otto grandi colonne, al centro dell’atrio di fronte la chiesa del Salvatore, fu ricostruita in epoca romanica. Danneggiata gravemente durante la guerra, fu poi abbattuta tra il 1965 e 1967 con l’impegno di ricostruirla in altro sito.

Curtis Major

Il Palagio Badiale fu sede della “Curtis Major” nella quale si amministrava la Terra Sancti Benedicti o Stato di San Germano, il cui governo competeva all’abate di Montecassino. Qui risiedeva il Rector Casinensis, vicario dell’abate.

Pace di San Germano

Stipulata tra l’imperatore Federico II e il papa Gregorio IX nel 1230 (dinanzi alla chiesa di San Germano).

Distruzione di Cassino

Del 1944 (parco XV Marzo 1944).

Teatro Manzoni

Dal 1875 al 1943 fu centro propulsore della cultura cassinate, non solo per i prestigiosi spettacoli, ma anche per il suo utilizzo da parte di scuole e associazioni, oltre che per conferenze e convegni che vi si svolgevano di frequente. La guerra lo distrusse non lasciandone più alcuna traccia.

Distruzione di Montecassino

Del 1944 (piazza XV Febbraio 1944).

Chiesa del Carmine

Nel Trecento fuori dalle mura urbane, lungo la strada che conduceva in città, sorgeva la piccola chiesa di S. Maria della Strada, nella quale sostavano i viaggiatori prima di entrare in città o i Sangermanesi prima di intraprendere un viaggio. Nel 1611 fu restaurata e mutò la dedica in quella della Madonna del Carmine. Fu poi abbandonata e adibita a cimitero fino al 1940, quando l’abate Diamare la ridiede al culto. I bombardamenti del 1943/44 la ridussero ad un cumulo di macerie.