Cassino e la sua storia

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Cassino sorge alle pendici del massiccio del Monte Cairo, in un punto strategico della valle del Liri, che fin dalla preistoria si trovò al crocevia di importanti rotte commerciali e della transumanza. Tra la fine del VI e gli inizi del V sec. a.C. l’area entrò nella sfera d’influenza dei Volsci, che miravano alla conquista delle fertili pianure pontine. Con il graduale indebolimento della potenza volsca e la sconfitta della Lega Latina nel 338 a.C., i Sanniti si spinsero verso il Lazio meridionale, occupando anche il cassinate. L’abitato preromano, prima volsco e poi sannita, protetto da un’ampia cinta muraria, era situato probabilmente in località Crocifisso, sopra un terrazzo naturale alle pendici di Montecassino, nella stessa area in cui sarebbe sorta in seguito la città romana.

Tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. il territorio passò sotto il controllo dei Romani: Casinum divenne dapprima civitas sine suffragio, quindi sede di una prefettura. Nella prima metà del I sec. a.C. fu municipium, retto da duoviri iure dicundo; successivamente, in età triumvirale, fu trasformata in colonia. Fra il I sec. a.C. e il I sec. d.C. la città visse un periodo di grande splendore: sorsero allora i principali edifici pubblici. A partire dal III secolo iniziò per Casinum un lento declino e la città continuò ad essere soltanto un piccolo centro di provincia. Fu sede vescovile nel V secolo ed era un centro fortificato, detto “Castrum Casinum”, quando nel 529 S. Benedetto arrivò sulla sommità del monte per fondare la celebre Abbazia di Montecassino.

Fra il 581 e il 589 i Longobardi di Zotone I saccheggiarono Montecassino e forse anche l’abitato sottostante. Nell’VIII secolo alle pendici di Rocca Janula si sviluppò un nuovo polo urbano, che l’Abate Bertario nel secolo successivo chiamò Eulogimenopolis (“La città di Benedetto”).

Nell’874 la città cambiò il suo nome in San Germano, in onore di una reliquia del santo vescovo di Capua donata dal Re Ludovico II. Nell’883 i Saraceni, dopo aver distrutto l’abbazia, invasero anche l’abitato uccidendo l’Abate Bertario. L’Abate Aligerno intorno alla metà del X secolo, fu spinto dalle continue scorrerie e devastazioni a costruire la Rocca Janula, un fortilizio in difesa di Montecassino e del suo territorio. Nel 1230 l’imperatore Federico II firmò un trattato di pace (“Pace di San Germano”) con papa Gregorio IX all’interno della chiesa cattedrale. Un disastroso terremoto nel 1349 sconvolse il centro Italia, distruggendo anche l’abbazia e determinando probabilmente il definitivo abbandono del Castrum Sancti Petri, che era sorto sui resti dell’antica Casinum.

Nel 1527 il territorio fu colpito da una devastante pestilenza, che decimò la popolazione. Le truppe francesi di Napoleone nel 1799 occuparono la città. Anche a San Germano fu istituita un’amministrazione filonapoleonica, determinando il dissenso di molti cittadini. I francesi, in ritirata da Napoli, devastarono tutti i territori che erano stati occupati dagli oppositori, tra i quali anche Cassino. Nel 1863 la città mutò definitivamente il nome di San Germano in quello attuale di Cassino e nello stesso anno fu inaugurata anche la stazione ferroviaria. Cassino fece parte della Provincia di Terra di Lavoro fino al 1927, quando fu istituita la Provincia di Frosinone.

Nel 1930 fu aperta al pubblico la funivia che dal piazzale della stazione permetteva di raggiungere l’abbazia in 7 minuti, coprendo un dislivello di circa 400 m. Durante la Seconda guerra mondiale Cassino, con la celebre abbazia, fu uno dei caposaldi della Linea Gustav. Dal settembre 1943 al maggio 1944, per ben nove mesi, eserciti di tutto il mondo, durante la loro marcia verso Roma, cercarono invano e con notevoli perdite, di forzare la tenace resistenza tedesca, attestata sui rilievi intorno a Montecassino. Due ingenti bombardamenti aerei rasero al suolo l’abbazia (15 febbraio 1944) e la città sottostante (15 marzo 1944). Per questo suo immane sacrificio Cassino meritò l’appellativo di “Città Martire per la Pace” e fu decorata con Medaglia d’Oro al Valor Militare. Oggi Cassino è una moderna città di circa 35.000 abitanti ed è sede dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Nel suo hinterland la FIAT ha realizzato uno dei più moderni stabilimenti automobilistici d’Europa.

Contatti

Ufficio Turistico del Comune di Cassino

Piazza De Gasperi, 03043 Cassino (FR)

Telefono: +39 0776 298404

Email: info@visitcassino.com

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